Anno scolastico 2008 - 2009Preso visione del vangelo di Giovanni, consapevole delle ricadute negative per la propagazione della Fede, la docente di religione, Maria Grazia Montuolo, valutati gli effetti dirompenti causati da impossibili prodigi accreditati a Gesù Cristo in una Bethania erroneamente ubicata dall'evangelista "al di là" del Giordano, ma in realtà vicina a Gerusalemme, pubblica un lunghissimo e macchinoso studio concernente il "Battesimo di Gesù" sulla falsariga di quello dei suindicati frati. Alla pari dei francescani, la Montuolo fa passare come veritiera la sua analisi e la propina agli studenti delle scuole in cui insegna senza verificare preventivamente se i contenuti ideologici, intesi a modificare le risultanze evangeliche, sono basati su una documentazione corretta, sia nelle citazioni, sia sotto il profilo delle antiche testimonianze archeologiche come di quelle storiche. Non è un caso, infatti, che la docente, nel suo lungo studio, eviti di riferire la "Historia Ecclesiastica" dello storico Eusebio di Cesarea (materia di sua competenza), laddove si attesta che, al contrario dei vangeli, Giovanni Battista venne eliminato da Erode Antipa a fine 35, inizi 36 d.C., cioè molti anni dopo che Gesù era morto:
"Erode Tetrarca sposò Erodiade, la moglie di suo fratello (Erode Filippo, morto nel 34) dopo aver ripudiato la prima moglie che aveva sposato secondo le leggi (era la figlia di Areta, re della Petrea) dopo aver separato Erodiade dal marito, che era ancora vivente. E per causa di questa donna fece uccidere Giovanni Battista e mosse guerra ad Areta, di cui aveva disonorato la figlia" (op. cit. I 11,1).
Constatiamo che causa (concomitante alla morte di Giovanni B.) ed effetto della guerra sono immediati, ma dalla storia abbiamo la precisa conferma che il Re arabo Areta IV aprì il conflitto contro Erode Antipa nell'estate del 36 d.C. Inoltre, da "Antichità Giudaiche" di Giuseppe Flavio, risulta che Giovanni Battista operava nella Galilea (allora governata da Erode Antipa), non a Bethabara (secondo i frati nel sud della Perea), essendo quest'ultima una località desertica, quindi senza ascoltatori:
“Quando la gente si affollava intorno a Giovanni Battista, essendo i suoi sermoni giunti al più alto grado, Erode (Antipa) si allarmò. Una eloquenza che sugli uomini aveva effetti così grandi, poteva portare a forme di sedizione … a motivo dei sospetti di Erode, fu portato in catene nel Macheronte, una fortezza in Perea, e quivi fu messo a morte. Ma il verdetto dei Giudei fu che la rovina dell'esercito di Erode fu una vendetta di Giovanni, nel senso che Dio giudicò bene infliggere un tale rovescio a Erode” (Ant. XVIII 118/9).